Donna
Ci sono cose che si scrivono e che non hanno tempo.
In un giorno di ottobre del 2015 mi venne fuori questa composizione, osservando tante Donne che ogni giorno devono barcamenarsi tra famiglia e lavoro, cercando di trovare il giusto equilibrio. Questa è per tutte voi, Donne, non femmine - la differenza è abissale -
Donna!
Quelle spalle, a volte un po’ curve, quanti pesi portano ed hanno portato. A volte anche fardelli non strettamente necessari, fisici, ma soprattutto, psicologici.
Il grazie sarebbe d’obbligo, direbbe più di qualcuno, ma non è così: in realtà puoi fare a meno di un grazie, ma non del rispetto.
Arriva un momento che non hai più voglia di fare, perchè quanto hai fatto non è stato apprezzato; non hai più voglia di parlare e di ascoltare, perché quando hai parlato le tue parole si sono perse nel vento.
Nonostante ciò, continui ogni giorno a camminare con i tuoi fardelli sulle spalle, cercando di non piegarti completamente, quasi sfidando la forza di gravità, perché la resa non ti appartiene.
La fatica è tanta, come l’amore che ti fa resistere, che ti fa somigliare sempre di più a quell’uccello mitologico: l’Araba fenice.
Come il sole la sera tramonti per poi tornare a splendere la mattina successiva, perché senza la tua luce e il tuo calore, Donna, nulla potrebbe essere.
Valeria Massenzi




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